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Anche l’utilizzo di un linguaggio corretto nei diversi ambienti di vita e lavoro può contribuire alla costruzione di una società realmente inclusiva ed attenta alle diversità (di genere e non solo). Con questa consapevolezza Federcasse (l’Associazione Italiana delle 240 Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen) e l’Associazione iDEE (Associazione delle donne del Credito Cooperativo) – in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne - hanno realizzato uno studio dedicato al superamento degli stereotipi di genere nel linguaggio, specificamente, degli istituti bancari.
“Le parole contano! Come superare gli stereotipi di genere negli istituti bancari” (Edizioni Ecra) è il volume – che si avvale della postfazione della Ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti – con il quale il Credito Cooperativo intende offrire il proprio contributo allo sviluppo di una società realmente inclusiva, analizzando nello specifico lo stato dell’arte di un corretto linguaggio di genere nel sistema bancario. Obiettivo è quello di contribuire concretamente alla valorizzazione del talento femminile, a partire dall’adeguato riconoscimento delle donne mediante l’impiego di parole giuste, opportune e oneste.
“Partiamo da qui – si legge nella postfazione della Ministra Bonetti – dalla scelta di “parole nuove” e di un linguaggio capace di cogliere e di interpretare il femminile: è una operazione possibile rimettendo al centro le persone, la loro dignità, le loro irriducibili differenze”.
Il libro (curato dalla Associazione iDEE con l’Università di Roma Tor Vergata), con la prefazione della presidente di iDEE Teresa Fiordelisi – si avvia con una analisi del contesto culturale (sessismo linguistico, stereotipi di genere, riflessioni sui termini più appropriati, indicazioni normative) per poi entrare nello specifico del Credito Cooperativo (con analisi quali-quantitative della vasta produzione documentale di sistema) fino ad offrire strumenti pratici per “scegliere le parole giuste” in un contesto lessicale e grammaticale in continua evoluzione.
Oggi la componente femminile impegnata attivamente nel Credito Cooperativo rappresenta il 41% del totale del personale. In crescita la presenza femminile nei board e nei vertici delle BCC (nel 2020 erano 584 le donne amministratrici, sindaco, direttrici, vice direttrici e rappresentano il 15% del totale).
Le 240 BCC italiane sono presenti sul territorio con 4.187 sportelli, pari al 18,6% degli sportelli bancari italiani. Hanno una presenza diretta in 2.592 Comuni ed in 102 Province. In 674 Comuni (per il 90% con meno di 5 mila abitanti) sono unica presenza bancaria.
I soci sono oltre 1 milione e 300 mila.
Sotto il profilo economico, negli ultimi venti mesi (dal gennaio 2020), le BCC hanno accresciuto la propria raccolta del 15% e gli impieghi del 7%. La quota di mercato complessiva nel credito ai comparti produttivi (dati al giugno 2021) è del 10,7% di cui: 24,4% alle imprese artigiane, 22,5% all’agricoltura, 21,9% all’alloggio e ristorazione, 13,8% alle costruzioni e attività immobiliari, l’11,2% al commercio. Tutti settori nei quali la qualità del credito delle BCC è migliore ad oggi della media del mercato.
Roma, 24 novembre 2021
Federcasse - Federazione Italiana Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali