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BCC Garda
20/01/2009
I calendari 2009 delle Banche di Credito Cooperativo

La realizzazione di calendari, da distribuire a soci e clienti, è una consuetudine consolidata per molte Banche di Credito Cooperativo. Sempre più spesso, soprattutto negli ultimi anni, le pubblicazioni sono diventate più raffinate sia nella veste grafica che nei contenuti. Inoltre, in alcuni casi, i calendari nascono dalla collaborazione della banca con istituzioni locali allo scopo di promuovere il patrimonio culturale e ambientale del territorio.
Qui di seguito, solo alcuni esempi, a cominciare dal calendario realizzato dall’editrice del Credito Cooperativo.


Ecra. Calendario artistico del Credito Cooperativo
Come ogni anno, anche per il 2009 l’Ecra ha realizzato il Calendario artistico del Credito Cooperativo. Le immagini sono del fotografo Pepi Merisio e sono tratte dal volume Civiltà del Natale, il libro strenna pubblicato nel 2008 – nella collana “Italia della nostra gente” - dall’editrice del Credito Cooperativo. Le foto selezionate rappresentano tutto ciò che è legato al Natale: presepi, affreschi, sculture ed altro.


Romagna Est. “Tu pensa al mondo fra cent’anni”
“Tu pensa al mondo fra cent’anni”è il titolo che, prendendo a prestito le parole di un poeta della musica, Ron, Romagna Est ha voluto dare al suo calendario 2009. Come sarà il mondo fra cent’anni? “Sarò felice in mezzo al vento perché amo e sono amato” risponde il cantautore, e così augura la BCC a tutti coloro che sfoglieranno il calendario.
Il nuovo calendario suggerisce ogni mese una parola chiave sulla quale sono stati invitati a riflettere dodici personaggi che in campi diversi del sapere e della fede hanno lasciato e lasciano un segno concreto nella società.
Il viaggio lungo dodici mesi inizia con condividere: “Non è più tempo di chiedersi se una cosa è utile o non è utile, ma se è giusta o non è giusta”, è l’accorata esortazione d’inizio d’anno del cardinale Ersilio Tonini. A febbraio entra in gioco la conoscenza, nella quale sta la possibilità di riscatto degli oppressi purché si distingua – spiega Gianfranco Piantoni – tra l’erudizione e la cultura in grado di approfondire “le poche cose che contano, sempre più a fondo”. All’orizzonte del mese di marzo svetta rinnovare, che Licia Colò accosta all’altra parola, energia. Che i giovani tornino a incontrarsi nei parchi è l’augurio del giornalista Aldo Cazzullo nel mese di aprile che porta con sé la parola incontrare, che è anche sinonimo di amicizia. Con un amico si può intraprendere anche il più impensabile dei viaggi, il modo migliore per andare, come annuncia il mese di maggio con un viaggiatore della parola come Enrico Franceschini. Il mese di giugno introduce all’estate con l’invito a creare di Andrea Lipparini, e luglio è dedicato alla fertile operosità delle api, esempio naturale del ‘cooperare’ perché, come dice Stefano Zamagni “le api ci rammentano che è il bene comune che sconfigge la povertà”. Agosto è immaginare, una capacità inestimabile senza la quale, dice Pupi Avati, la vita dell’uomo soffrirebbe un immiserimento insopportabile. Settembre ci esorta a respirare, cosa non facile nelle città di oggi. Il futuro sarebbe sicuramente più roseo se – sostiene il documentarista Folco Quilici -ci fosse “un mondo in pace con la natura…” In questa ottica ci può stare anche una sana competizione (al gareggiare è dedicato ottobre con il commento di Italo Cucci). Il mese di novembre porta riconciliare e quindi la Pace, quella vera. Il vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi è chiaro “Senza la giustizia, la pace non sarà mai possibile. Con l’Amore non sarà mai fragile”. E, conclude in dicembre il cantautore Andrea Mingardi, “l’armonia dei bambini non infrangerà l’universo di cristallo”.


CR BCC di Treviglio. Dodici mesi con le bellezze del territorio
“Ogni giorno della settimana, per l’intero mese, e ogni mese dell’anno intero, avere sott’occhio una piccola perla che stilla dal prato del nostro territorio, del nostro ‘Distretto del Bene Comune’, una perla che si esprime nella delicata immagine di un dettaglio artistico o paesaggistico, ci aiuta a sentirci ancor più e ancor meglio radicati”. Presenta così il calendario della Cassa Rurale di Treviglio il suo presidente Gianfranco Bonacina. Nelle foto messe a disposizione da Alfredo Ferri, i dodici mesi dell’anno scorrono sul filo delle immagini di Treviglio e dintorni. E proprio da Treviglio si parte con una notturna del campanile che nel 2008 ha compiuto presumibilmente mille anni. Pur non avendo, infatti, notizie certe sulla data della sua costruzione, il Campanile della cittadina bergamasca risale ai primi dell’anno 1000. Forse proprio all’anno 1008, quando la città della bassa bergamasca vide la sua prima vera espansione sociale. Nelle foto si prosegue con il castello di Solza, il canale Muzza di Albignano, il palazzo Beretta di Arcene, una chiesetta di Arzago d’Adda, e così via, compresa un’altra veduta di Bergamo, questa volta da San Vigilio. Tante piccole perle di “bene comune” che conservano tempo e giorni. Per un anno ancora.

BCC di Cherasco. I rapaci, una peculiarità del territorio
I rapaci cheraschesi è il titolo del calendario 2009 della Banca di Credito Cooperativo di Cherasco. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra la BCC, il Comune di Cherasco e il Museo naturalistico “G.Segre”, intende promuovere una delle peculiarità del territorio cheraschese, ovvero i rapaci.
“Abbiamo deciso di sostenere la realizzazione di questo calendario – spiega l’assessore alla Cultura di Cherasco, Sergio Barbero – per valorizzare il nostro territorio. Abbiamo scelto come soggetto i rapaci cheraschesi perché volevamo sottolineare una peculiarità di queste terre che spesso passa in secondo piano. L’architettura e la cultura hanno sempre dei canali privilegiati, sono già molto valorizzate. Per una volta volevamo qualcosa di alternativo”.
Sotto la supervisione del responsabile del museo, Bruno Tibaldi, il calendario ci mostra nel corso dei dodici mesi i vari esemplari di rapaci presenti sul territorio cheraschese, riprodotti con la tecnica delle matite colorate dalla giovane artista Magali De Maistre e descritti minuziosamente sia dal punto di vista estetico che comportamentale. Alcuni di questi uccelli sono rari da vedere perché nidificano in aperta campagna oppure nel bosco più fitto, tipo lo sparviere. Altri invece come il gheppio o la poiana sono più comuni ed è possibile incontrali fuori dai centri abitati.


Banca Cremonese CC. Un anno tra Terre e dimore
Saranno le immagini di alcuni dei più suggestivi scorci della provincia di Cremona ad accompagnare i 12 mesi del 2009 dei cremonesi. È infatti dedicato ai palazzi e ai luoghi di maggiore fascino dell’intero territorio cremonese il calendario – non a caso intitolato Terre e dimore - realizzato grazie al sostegno della Banca Cremonese Credito Cooperativo, con il coinvolgimento di enti e istituzioni locali. La pubblicazione è il frutto del lavoro di tre aziende cremonesi che con questo sono al loro dodicesimo calendario: lo Studio Art Photo di Mino Boiocchi e Giorgio Carboni (che hanno realizzato le fotografie), Fantigrafica (che ha curato la stampa) e Servicelito (cui sono stati affidati il progetto grafico e la fotolito).
A fare la parte del leone nel calendario sono le bellissime foto, scattate nel corso di un mese di ricerche – sono stati visitati e “immortalati” una trentina di siti tra i quali ne sono stati selezionati 17 – e stampate su fogli di grandi dimensioni (98x 49 cm.), su carta patinata opaca di pregio. Particolarità della pubblicazione è poi quella di essere double face: ogni mese, cioè, propone la stessa fotografia su una facciata a colori e sul retro in bianco e nero. Un vero e proprio raffinato oggetto d’arte, con una tiratura limitata: ne sono state infatti stampate solo 2 mila copie. Come nelle precedenti edizioni, l’intero ricavato dalla distribuzione del calendario (l’offerta è libera) sarà devoluto in beneficenza all’Associazione Giorgio Conti e all’Anffas.

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