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Le Banche oggi sono chiamate non solo a gestire in modo efficace i nuovi rischi ESG, ma anche ad assumere un ruolo attivo nella transizione energetica e nello sviluppo di modelli sostenibili ed inclusivi. E proprio in questo senso, dopo aver seguito con interesse l’articolato percorso normativo degli ultimi anni, il Gruppo BCC Iccrea, con le sue 113 Banche di Credito Cooperativo aderenti, vuole porsi come un attore protagonista nella diffusione dell’autoconsumo energetico e nello sviluppo delle Comunità Energetiche in particolare.
Tra le diverse forme e configurazioni normate dal Decreto CACER del 2024, le Comunità Energetiche Rinnovabili, infatti, rappresentano il soggetto di maggior interesse date le finalità mutualistiche sul fronte della domanda energetica e allo stesso tempo le logiche di restituzione sociale sul territorio tanto care alle nostre BCC. Presentano inoltre anche le maggiori complessità essendo definite come soggetti giuridici, tra le cui forme è peraltro ammessa proprio quella della cooperativa, e richiedendo quindi soggetti promotori qualificati che siano in grado di aggregare il territorio e garantire continuità gestionale nel tempo.
Data la loro attività caratteristica, le BCC possono in questo senso assumere un ruolo prevalente ponendosi in primo luogo come finanziatrici, ma non solo.
Il finanziamento dell’installazione di nuovi impianti fotovoltaici rappresenta naturalmente l’impegno principale ed abilita la messa a disposizione da parte di aziende e singoli produttori delle proprie capacità in eccesso alla Comunità di riferimento. Ma la sfida è quella di riuscire a finanziare anche impianti di proprietà delle CER stesse con l’esigenza di trovare soluzioni, in sinergia con Enti ed Istituzioni, che consentano di superare la debolezza strutturale tipica degli ETS e la loro ridotta bancabilità. La struttura partecipativa aperta delle CER e l’incertezza della generazione degli incentivi rappresentano in questo senso gli elementi di maggior complessità che determinano per le Banche l’esigenza di nuovi modelli di valutazione creditizia, con l’introduzione di “covenants” contrattuali ed il ricorso a garanzie per favorire l’equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa.
Ma oltre al ruolo di finanziatrici, come detto, le BCC possono contribuire attivamente quali promotrici, rappresentando una piattaforma di incontro ideale per l’aggregazione dei territori già accomunati dalla cooperazione creditizia. Il supporto alla costituzione giuridica delle CER, la raccolta delle informazioni dei possibili produttori e consumatori per valutare il potenziale delle iniziative, la promozione delle maestranze locali, il supporto allo sviluppo del business plan e la potenziale partecipazione come “produttore terzo” sono solo alcuni degli elementi di valore aggiunto che le BCC possono mettere a disposizione dei territori.
La Capogruppo BCC Banca Iccrea, in questo senso, ha messo a disposizione delle BCC alcuni strumenti specifici e documenti contrattuali utili a favorire la costituzione degli ETS o la sottoscrizione di accordi tra privati; nonché definito presidi a supporto anche per il tramite delle proprie società controllate che offrono servizi in ambito energetico quali ad esempio BIT SpA.
Le BCC del Gruppo BCC Iccrea possono essere un motore di cambiamento. L’impegno nello sviluppo delle CER si inserisce pienamente nella strategia ESG di Gruppo, che mira ad integrare la sostenibilità nei processi decisionali e operativi del credito contribuendo a generare impatti positivi per il territorio, le imprese e le persone.